I principi della dieta mediterranea
La Dieta Mediterranea rappresenta l’espressione di un modo di vivere millenario che tutt’oggi caratterizza i popoli del bacino del Mediterraneo, diventando parte integrante della loro identità storica e culturale. Nel 2010, infatti, l’UNESCO ha iscritto questo modello alimentare nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Umanità, riconoscendo l’Italia, la Grecia, la Spagna e il Marocco come portatori di tale privilegio. Nel 2013 il riconoscimento è stato esteso a Portogallo, Croazia e Cipro.
Il concetto di “Dieta Mediterranea” risale ai primi anni del dopoguerra, quando si notò che l’incidenza di malattie cardiovascolari in Grecia era notevolmente inferiore a quella degli Stati Uniti. A tal proposito, il fisiologo statunitense Ancel Keys, attraverso il “Seven Countries Study”, evidenziò per la prima volta un reale link tra il consumo di grassi di origine animale, il livello di colesterolo nel sangue e l’incidenza di malattie coronariche: le diverse abitudini alimentari risultavano essere il fattore discriminante nella bassa percentuale di morte per patologie cardiovascolari nelle popolazioni dell’area mediterranea.
In particolare, gli alimenti che contraddistinguono la dieta mediterranea sono quelli caratteristici dell’area geografica in questione, correttamente bilanciati.
Di seguito vengono passati in rassegna i prodotti che rivestono un ruolo fondamentale nella dieta mediterranea.
- Olio d’oliva, il condimento principe della dieta mediterranea; i grassi monoinsaturi e gli antiossidanti naturali lo rendono uno degli alimenti più importanti sotto il profilo preventivo.
- Frutta e verdura: contengono molta acqua, fibre, minerali e vitamine e tendono a generare un notevole senso di sazietà, a fronte di un contenuto calorico ridotto.
- Cereali, pasta e pane: sono fonte di carboidrati complessi, che devono fornire il 55-60% dell’apporto energetico giornaliero.
- Legumi: ottima fonte di fibre, vitamine, carboidrati a lento assorbimento e, soprattutto, di proteine. In particolare, la corretta associazione tra consumo di legumi e cereali è in grado di garantire al nostro organismo tutto l’apporto proteico di cui ha bisogno.
- Pesce: il consumo risulta più frequente rispetto alla carne, sia per la facile reperibilità, data la vicinanza del mare, sia per il suo alto contenuto di proteine e di acidi grassi insaturi essenziali per l’organismo, tra cui gli omega-3.
Alimenti importanti ma da consumare con minore frequenza si ritrovano sotto elencati.
- Carne, preferibilmente bianca: è ricca di proteine, vitamine e sali minerali, mentre il contenuto di grassi varia a seconda dell’animale di provenienza.
- Uova, garantiscono un ottimo apporto di proteine, ma anche di vitamine, sali minerali e grassi.
- Latticini e prodotti caseari, consumati in quantità adeguate, forniscono calcio, proteine di elevata qualità biologica e vitamina D.
- Vino che, consumato in quantità moderata durante i pasti, contiene antiossidanti e risulta protettivo per l’organismo.
Durante il boom economico degli anni Sessanta e Settanta, si è assistito ad un temporaneo abbandono di questo modello nutrizionale, causato dall’influenza di altre culture e dal miglioramento delle condizioni economiche. Negli ultimi anni, tuttavia, le antiche tradizioni e culture culinarie del Mediterraneo hanno ripreso a suscitare la curiosità di quanti vogliono avvicinarsi a questo modello alimentare, associato ad uno stato di buona salute, che difficilmente trova eguali nel mondo.
Fonte: nutrizione.com – Redatto da Progeo s.r.l.http://multicuorum.it/nutrizione/