Malocclusioni, denti storti, otiti ricorrenti nei neonati e nei bambini, tosse e difficoltà di deglutizione a tavola: ecco le possibili cause

Come Gnatologo e Dentista posso dirvi che il primo atto della deglutizione avviene nella bocca e che la lingua deve avere una postura a riposo ben specifica e deve fare determinati movimenti per avere il massimo dell’efficienza nella deglutizione. Ciò che avviene nella bocca e nello specifico il movimento della lingua  è il primo atto che innesca tutta la sequenza automatica di transito del bolo alimentare dal faringe all’esofago fino allo stomaco.

Se la lingua, durante l’atto di deglutizione,  ha una postura iniziale fisiologica ed attiva dei movimenti adeguati il bolo viene risucchiato nell’esofago in quanto si crea una pressione negativa nel distretto oro-faringeo-esofageo ; viceversa se la posizione della lingua è ADATTATIVA e la stessa deve compiere dei movimenti non fisiologici per ingoiare, si creerà una pressione positiva che servirà affinché il bolo possa essere spinto nell’esofago forzatamente.

Dovete sapere che nella faringe sboccano anche le tube di Eustachio, dei condotti che mettono in comunicazione l’orecchio medio con il faringe e servono a far drenare le secrezioni mucose. Se queste secrezioni ristagnano per un qualunque motivo si instaurano delle otiti dell’orecchio medio che possono avere delle complicazioni molto serie: dalla perforazione della membrana timpanica ( che separa l’orecchio medio da quello esterno ), dall’ipoacusia fino alla perdita dell’udito.

be4e4fd1bcb87d92f342f6e3e3e1d9e2_XL

Nei neonati, nei bambini e negli adolescenti una deglutizione scorretta  è la prima causa di otiti ricorrenti le quali, man mano che le persone crescono diminuiscono come frequenza. Questa diminuzione di episodi di otiti è dovuta al fatto che, la postura eretta e la verticalizzazione dell’inclinazione delle tube di Eustachio dovuta alla crescita, aiutano a drenare le secrezioni ed i muchi prodotti dall’orecchio medio.

Nei bambini e negli adolescenti una lingua che, a riposo e in funzione ( deglutizione, fonazione, ….), non è nei parametri fisiologici crea delle spinte sulle strutture ossee e dentali talmente importanti che altereranno la crescita e la posizione di denti e ossa. Queste dismorfosi vengono osservate dai genitori soprattutto come “ denti storti ” e classificate dai dentisti come “ malocclusioni ”.

Ovviamente la gravità delle otiti, dei denti storti e delle malocclusioni dipende dal tipo di lesione primaria avvenuta a carico della lingua.

La deglutizione scorretta potrebbe essere una delle cause della DISFAGIA, anche se questa patologia può avere altre cause, anche centrali. Le cause legate alla disfagia non sono certo riconducibili a un unico disturbo o a una sola patologia.

disfagia-rimedi-medicina

La disfagia non è così infrequente e in Italia ne sono affette circa 3 milioni di persone.

I campanelli di allarme per riconoscere la disfagia

Colpi di tosse e difficoltà di deglutizione rappresentano i sintomi più comuni per chi ne soffre. Esistono però numerosi campanelli d’allarme che potrebbero aiutare a diagnosticare la condizione che, nel caso in cui venisse sottovalutata, potrebbe portare a complicazioni più serie.

Ecco, dunque, 8 sintomi della disfagia:

  1. Fuoriuscita di liquido o cibo dal naso, in maniera del tutto inaspettata, mentre si mangia.
  2. Aumento della temperatura corporea, senza che vi sia una causa chiara della febbre.
  3. Cambiamento nel tono di voce che, dopo aver deglutito, diviene velata e gorgogliante.
  4. Manifestazioni ricorrenti di patologie legate al sistema respiratorio, come faringite, tracheite, bronchite o, nei casi più gravi, polmonite;  oppure otiti nei neonati e nei bambini.
  5. Sensazione di fastidio alla gola che si manifesta, spesso, con un persistente senso di soffocamento, una ostruzione.
  6. Aumento repentino della salivazione, soprattutto mentre si mangia.
  7. Presenza di catarro difficile da eliminare.
  8. Frequenti colpi di tosse mentre si mangia;

 

Nel caso in cui tali sintomi si presentassero in maniera ricorrente, la probabilità che si soffra di  disfagia è molto alta.

Nei casi più gravi, è collegata a patologie o a danni legati al sistema nervoso. A volte, invece, l’origine è da ricercarsi nella presenza di spasmi dei muscoli dell’esofago o, ancora, a condizioni che vanno a ostruire l’esofago stesso, causandone un restringimento.

Di disfagia, non dimentichiamolo, si può soffrire anche in modo temporaneo o sporadico, specie se la deglutizione scorretta è di grado lieve. Non sono rari i casi in cui si assiste a una difficoltà a deglutire in seguito ad interventi ai denti, alla bocca o, più in generale, al cavo orale.

Che fare per stare meglio?

Mai accontentarsi di cibi tritati e alimenti per l’infanzia, inadatti alle esigenze nutrizionali di tutti gli esseri umani.

Evitate alimenti a doppia consistenza, friabili, poco compatti, secchi o croccanti, soprattutto se mangiati velocemente.

Fatevi visitare per trovare l’origine principale del problema !

Non accontentatevi di risolvere il sintomo !

Fate una visita dall’otorinolaringoiatra, dal gastroenterologo, dal neurologo e, forse prima di tutti, dal dentista gnatologo per accertare i gradi di disfunzione e della patologia , per poter  mettere in atto una serie di soluzioni.

Imparate a deglutire in modo più fisiologico possibile , piccoli bocconi, masticate lentamente da entrambi i lati della bocca il cibo.

Attenzione alla postura durante i pasti: schiena dritta e avambracci appoggiati aiuteranno chi soffre di disfagia a deglutire con tranquillità.

Attenzione poi alla temperatura delle pietanze: mai troppo alta, meglio se inferiore a quella corporea.

Scegliere cibi compatti, che non si sbriciolano; con una consistenza omogenea, semiliquidi o semisolidi; poco viscosi, in modo da limitare l’attrito con la faringe e l’esofago.

Quando un essere umano nasce, ha solo alcuni apparati in stato efficiente : i polmoni e il gastroenterico , nello specifico la bocca e la lingua. Questo perche sono gli unici organi deputati alla sopravvivenza e quindi anche molto adattabili. La lingua è composta da 17 muscoli ed è connessa principalmente alla mandibola, al faringe, alla base del cranio, allo ioide,  alla seconda e terza vertebra cervicale, alle scapole, allo sterno e questo significa che una sua disfunzione interessa lo sviluppo di tutto l’organismo specie della bocca.

Io credo che la lingua sia la “grande madre” di molti problemi, dai più piccoli ai più grandi, e il suo ripristino funzionale può aiutare la risoluzione di molte patologie.